Salutiamo il pannolino

Perchè quando arriva la primavera si comincia a parlare di saluto al pannolino? Appena comincia la stagione calda si moltiplicano i consigli su come salutare il pannolino Ma c’è davvero una stagione più adatta di un’altra a togliere il pannolino? In realtà no. L’interesse del bambino verso l’autonomia dal pannolino e i segnali che ci mostra possono arrivare in qualsiasi momento dell’anno. Sicuramente è più semplice gestire i cambi durante la stagione calda ma il momento di togliere il pannolino non può essere legato ad una stagione.  Spesso si sceglie come periodo quello della primavera-estate perchè ci sono periodi di vacanza in cui il genitore ha più tempo da dedicare a questo passaggio delicato. Si creano maggiori occasioni di tempo lento che rendono a volte più semplice questo passaggio. Qual’è la cosa più importante? L’osservazione del nostro bambino e dei segnali che ci porta. Sono molto contraria a chi propone metodi per togliere il pannolino, e soprattutto a quei titoli acchiappa like tipo ‘togliamo il pannolino in tre giorni’. Il percorso di autonomia verso il vasino richiede gradualità, accoglienza ed è fatto di passi avanti e passi indietro.  Chi toglie il pannolino? Il bimbo o il genitore? Insieme. Come ogni importante passaggio evolutivo la grande competenza del bambino deve trovare un supporto in chi si prende cura di lui. Il passaggio dal pannolino al vasino viene un po’ sottovalutato, è invece un momento importante di apprendimento e scoperta del corpo e delle sue potenzialità. Vorrei parlarvi qui del ruolo del genitore in questo momento evolutivo. Il genitore è un supporto quando osserva, riconosce e interpreta i segnali che il bambino invia, quando accoglie senza forzare, si mette in ascolto, quando guarda al processo e non al risultato. Il genitore agevola il bambino gestendo ed elaborando la propria ansia nei confronti di questo salto evolutivo, evitando premi e punizioni. Quindi non devo dire ‘bravo!’ al mio bambino se fa la pipì nel vasino? Ogni genitore può creare il suo stile comunicativo, tuttavia mettere trova enfasi o etichettare con un giudizio di valore come il ‘bravo’ un atto quotidiano e fisiologico come l’andare in bagno non aiuta il bambino a creare un rapporto sereno con il vasino, quando fa la pipì in autonomia non sta accontentando voi ma sta affrontando un pezzo di strada verso l’autodeterminazione. Il consiglio è quindi di apprezzare ma senza esagerazioni e etichette di valore. Il saluto al pannolino può essere considerato come un passaggio lungo che trova le sue origini mesi prima della sua effettiva realizzazione. Un rapporto sereno con il proprio corpo, un momento del cambio attento e e intriso di relazione, il lasciare il bambino sporcarsi, manipolare in modo libero, l’attenzione al nostro linguaggio quando ci riferiamo a qualcosa che consideriamo sporco sono tutti elementi che il genitore può far propri.  Un saper fare diventa competenza quando l’agire del bambino viene visto e sostenuto dal genitore, che favorisce il passaggio al vasino offrendo le condizioni materiali e emotive.  Lasciamo da parte i metodi e mettiamoci in ascolto del bambino, assumiamo una postura accogliente e attenta ai suoi bisogni.